Taj Mahal: la quarzite dei desideri
Il Taj Mahal prende il nome da uno dei più importanti monumenti indiani, patrimonio dell'umanità. In realtà questo fantastico materiale proviene dal Brasile e fa parte di quella serie di materiali che ad un primo impatto non è facile classificare.
Il Taj Mahal è caratterizzato da un colore ambrato su fondo beige dotato di una leggera trasparenza che, combinata con la lucentezza e la texture ondulata, potrebbe ad un primo impatto ricordare un marmo o addirittura un onice.
La superficie è invasa da venature ondulate e scure, per lo più tra le nuance ambra e grigio, quasi metalliche.
Analizzando però le sue caratteristiche tecniche, come la durezza e la resistenza agli agenti biomeccanici, ci si accorge che è un materiale tecnicamente molto distante dai marmi e il più delle volte viene commercialmente classificato come un granito.
In realtà il Taj Mahal non è né uno né l'altro: è una quarzite bianca proveniente dal Brasile che per le sua raffinata eleganza e la sua resistenza a graffi e agenti chimici (anche acidi molto forti) è particolarmente adatto per arredamento d'interni, e viene utilizzato da molti architetti o interior designer per la realizzazione di piani cucina, tavoli, top bagno rivestimenti e pavimenti interni.
Tra le sue proprietà principali, vi è quella di non assorbire le macchie: questo rende il Taj Mahal un materiale perfetto per donare eleganza anche a spazi che difficilmente si riescono a mantenere integri e puliti.
I tipi di lavorazione che vengono maggiormente richiesti sono quella lucida e quella satinata, che ne esaltano colore e disegno e creano ambienti rilassanti di grande finezza ed eleganza.
Certo queste sono indicazioni di massima, ma basta sbrigliare la fantasia per valorizzare al massimo la bellezza di questoquarzite brasiliana, in grado di dare gli spazi in cui viene collocata un’atmosfera rilassante e calmante, ricca di vibrazioni positive.
Vedi la quarziteTaj Mahal nel catalogo materiali.